Restauro e Finalità



PROGETTO PER IL CENTRO DELLA CULTURA MEDIEVALE

SINTESI DEL PROGETTO

Il progetto nasce dalla volontà di privati ed enti pubblici di riscoprire restaurare e riutilizzare a fini culturali e turistici il complesso della Roccacolonnalta, manufatto del XIV secolo di particolare ed elevato interesse storico culturale, non solo in ambito locale, per le sue caratteristiche architettoniche.
Nell’estate del 2007 un gruppo di studenti e professori dell’Università La Sapienza di Roma facoltà di Storia dell’Arte Medievale, guidati dal Professor Pio Pistilli, hanno attivato una campagna di primi scavi riportando alla luce alcune strutture interne della Rocca. L’intervento è stato possibile proprio da una sinergia pubblico-privata, infatti il Comune di San Ginesio e la Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio hanno fornito il vitto e l’alloggio a studenti e professori, mentre i privati proprietari hanno provveduto alle necessità logistiche di materiali assistenza operaia ecc.
Da tempo altri interventi di pulitura e messa in sicurezza superficiale dell’immobile, erano stati effettuati direttamente dai proprietari. Già questi pochi interventi hanno suscitato molto interesse verso la Roccacolonnalta, sia da parte di studiosi di storia dell’architettura militare medievale, che da parte di turisti, i quali ogni domenica visitano il castello e l’area boschiva circostante.
La Rocca è situata nel territorio del Comune di San Ginesio, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed essendo posta al confine con Il Comune di Sarnano, nel progetto è stato coinvolto anche il Comune di Sarnano, il quale è stato anche il promotore del progetto. Gli attuali proprietari sono di Sarnano.

IL progetto prevede la realizzazione di un Centro Culturale Medievale, in quello che resta della Roccacolonnalta, sia nelle sue parti esterne che in quelle interne da portare alla luce, e renderlo fruibile pubblicamente all’interno di un parco verde attrezzato.
Data la sua posizione in cima ad una collina a circa 650 metri sul livello del mare, con panorama che va dal Parco dei Monti Sibillini alle spalle e davanti le colline tipiche Marchigiane fino al mare Adriatico, l’area è ottimale anche per una riqualificazione e valorizzazione ambientale.
Quindi la proposta è quella di riportare alla luce completamente il manufatto medievale, indagando anche il suo territorio circostante dove potrebbero essere opere di difesa al momento non visibili, restaurarlo nelle parti strutturali orizzontali e verticali e renderlo utilizzabile per l’allestimento all’interno di un centro culturale con museo, esposizioni e didattica varia; esternamente, per un’area di circa 27.000 mq in parte di proprietà privata in parte della Comunanza agraria di Rocca e Vallato, si organizzerà un parco verde con attrezzature per la sosta, la passeggiata, la lettura del territorio circostante e del bosco, ecc.
Ai piedi della collina si realizzerà un parcheggio per auto.

- Il manufatto storico, la Roccacolonnalta, è rimasto per secoli abbandonato ed alla mercé della natura e di utilizzatori delle pietre per la realizzazione di case e annessi rurali nella vicina frazione Rocca, interventi che sommati ai vari terremoti hanno contribuito al degrado ed alla demolizione delle murature dell’intero complesso, il quale fino a qualche anno fa era addirittura invisibile o appena percettibile dalla pianura sottostante.
Questo complesso fortificato, e allo stesso tempo residenza, non si conclude con l’edificio che al momento vediamo, ma si completava con varie opere di fortificazione poste nelle aree limitrofe all’edifico centrale, tali manufatti affiorano in alcune parti della collina e quindi queste dovranno essere scavate e riportate alla luce affinché disporre di un disegno completo della organizzazione della Roccacolonnalta. Al momento anche l’edificio centrale nelle parti interrate e fino circa m 6,00 dal livello di campagna è architettonicamente e distributivamente sconosciuto poiché non ancora scavato.

Il progetto prevede tutte le opere necessarie per riportarlo completamente alla luce ed allestirlo in modo da farlo rivivere anche se con funzioni diverse.

- La roccacolonnalta è posta in un territorio che comprende due Comuni: Sarnano e San Ginesio, ed è il punto obbligato di passaggio per uno degli accessi al Parco Nazione dei Monti Sibillini specialmente per il turismo proveniente dalla costa Adriatica. Quindi la Rocca e la sistemazione del suo territorio circostante a parco verde attrezzato e fruibile, sarà una ottima proposta sia per le popolazioni dei due Comuni che ne fruirebbero come parco culturale ed ambientale cittadino, vista la vicinanza ai due centri urbani, sia per costituire una meta alternativa ai turisti diretti all’interno del Parco Nazionale, poiché questa costituisce una delle strutture di attrazione del parco, essendo posta oltretutto all’interno di esso , anche se al confine est.

Il progetto prevede le opere e l’organizzazione e l’allestimento del parco verde attrezzato intorno alla Rocca necessarie per la fruizione pubblica.

ATTIVITA' PREVISTE

L’allestimento del centro culturale sarà conseguente alla disponibilità delle superfici coperte riportate alla luce e restaurate, all’interno della rocca e quindi costituirà l’ultima fase di realizzazione del progetto. Il centro culturale sarà organizzato con una parte museale, dove troverà posto i reperti ceramici e di altro genere ritrovati nella Rocca e quelli che si troveranno, altri potranno essere donati da privati. Una parte didascalica costituita da documentazione cartacea, televisiva, libraria, ecc. Una parte con sale per laboratori didattici ed esposizioni. L’allestimento prevede l’arredo con mobili, materiale didattico computers ecc.

Il parco verde attrezzato si svilupperà nell’area intorno alla rocca con una superficie di circa 27.000 mq, area che in alcune zone contiene le opere di fortificazione che fanno parte del castello, come per esempio i fossati posti a nord e sud, che non vanno intesi come fossati con acqua, ma per un castello di alta collina consistono nel tagli di parte della collina in modo da rendere difficile un attacco alle mura. L’area del parco quasi tutta boscata, sarà ripulita e le piante saranno sfoltite e lasciate in parte ad alto fusto, si realizzeranno sentieri con muretti a secco e staccionate in legno in varie direzioni percorribili anche da portatori di handicap, si formeranno delle radure e piazzole ove porre sedili fontane e cartellonistica per l’individuazione delle città e montagne circostanti, e dove poter anche fare sosta e pic-nic.
La viabilità, che dalla frazione Rocca porta a Roccacolonnalta, per una lunghezza di circa m 700 ed una larghezza media di m 3,5, dovrà essere ripristinata con manto in breccia e regimentazione delle acque pluviali; mentre la strada bianca che, tangente alla frazione Rocca, unisce la strada comunale già asfaltata che porta all’interno del Parco Nazionale, dovrà essere sistemata e asfaltata per una lunghezza di m 2.200.

A valle del monte dove sorge la Rocca , sul lato ovest si predisporrà un’area per i parcheggi delle auto e rendere così solo pedonale l’accesso al parco verde ed al Centro della cultura Medievale.

IL RESTAURO

Premesso che un progetto di restauro per la maggior parte prescinde dalle elaborazioni grafiche tradizionali previste per progetti relativi a nuove costruzioni, ma si definisce giorno per giorno a seconda di quello che succede in cantiere e che non è prevedibile se non durante i lavori, il progetto esecutivo di questo intervento dovrà essere redatto in più momenti e per parti distinte a seconda del procedere di azioni precedenti.
Al momento si potrà redigere il progetto esecutivo solo sulle volumetrie emergenti ed ipotizzare una progettazione di intervento su ambienti non ancora visibili ma che con molte probabilità possono essere scoperti con gli scavi.

Nella prima fase si dovranno iniziare i sondaggi da effettuare sia all’interno dell’edifico che immediatamente all’esterno ed anche nell’area periferica. I sondaggi sono finalizzati ad evidenziare le presenze architettoniche. Quindi si proseguirà con gli scavi che in parte saranno realizzati a mano con metodologie stratigrafiche per quelle parti dove se ne rilevi la necessità, in parte saranno eseguiti con piccoli mezzi meccanici a motore di bassissima potenza, in quelle aree dove lo scavo a mano porterebbe solo a scarsi risultati ed allungare i tempi. In questa fase, potrebbero presentarsi necessità di immediato intervento di restauro o di messa in sicurezza di qualche parte architettonica.
Riportate alla luce tutte le emergenze architettoniche si procederà al restauro sia delle parti recuperate sia di quelle attualmente emergenti.

Il restauro consisterà nella ripresa a cuci e scuci delle murature in pietra e mattoni, nel risanamento e consolidamento delle volte, nel ripristino dei pavimenti, ove presenti nella ricostruzione di quelle parti crollate ma definite nella sue caratteristiche architettoniche.